Il giocatore dell’Inter, Arturo Vidal parla della situazione dei calciatori esprimendo preoccupazione per la mancanza di riposo.
Il centrocampista dell’Inter, o meglio quasi ex Inter, Arturo Vidal parla in una intervista con la FIFPRO, queste le sue parole: “L’esposizione accumulata ci mette a rischio come giocatori, perché può non solo ridurre le nostre prestazioni ma anche abbreviare le carriere di molti colleghi.“
Aggiunge sulla quantità di viaggi e di partite: “Dobbiamo essere responsabili e pensare insieme a tutti gli attori come ridurlo. Questa situazione colpisce soprattutto i giocatori che devono percorrere lunghe distanze per giocare le loro partite, come i sudamericani. Non è come l’Europa, dove tutto è più vicino. Facciamo rispettare i protocolli; questa è la chiave. Tutti raccomandano di attuare e far rispettare i periodi di riposo, sia mentre giochiamo nei nostri campionati o durante il periodo di ferie. Come in qualsiasi lavoro, è essenziale allontanarsi dai doveri che svolgiamo quasi tutto l’anno. È anche una questione di salute mentale.“
Il rapporto con i sindacati: “Da tempo i nostri sindacati ci informano di questo problema, sulla base dei dati forniti dalla piattaforma Player Workload Monitoring (PWM) della FIFPRO. Sappiamo che misura la congestione delle partite esaminando il numero di minuti che i calciatori giocano consecutivamente. Quindi, quando ne parliamo, abbiamo una base per sostenere quello che stiamo dicendo. Tutti questi numeri vanno contro le raccomandazioni degli scienziati sulle nostre prestazioni, la nostra salute e il nostro sforzo fisico come giocatori.“
Conclude in questa maniera: “Come calciatori dobbiamo essere capaci di lottare contro questo, per il bene delle nostre carriere e delle nostre famiglie, ma soprattutto per il calcio come intrattenimento. Non possiamo essere esposti a questi parametri, perché il calcio è una festa, non un mercato degli schiavi.“
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